In questi giorni è stato approvato il decreto per il taglio dei costi di luce e gas. Il Governo è intervenuto con un insieme di misure per tamponare gli effetti dei rincari sulle bollette.
L’intervento del Governo sugli aumenti in bolletta
Il Consiglio dei ministri ha approvato la proposta con un decreto-legge che riguarderà il prossimo trimestre di ottobre – dicembre 2021. Sul sito ARERA si legge: Energia: intervento del Governo riduce impatto aumenti, +29,8% per elettricità e +14,4% per gas.
Di fatto, è previsto l’arrivo di circa 2 miliardi per contenere i rialzi ed azzerare le aliquote relative ai costi degli oneri di sistema nel settore energetico e 480 milioni nel settore del gas. Così è intervenuta l’Autorità con il decreto di urgenza del Governo.
700 milioni dei 2 miliardi stanziati per l’elettricità proverranno dalle aste per le quote di emissione CO2 e trasferimenti di risorse alla Cassa per i servizi energetici e ambientali.
Il decreto prevede anche una diminuzione degli oneri di sistema per le forniture del gas che saranno ridotti alle generalità delle utenze. Anche l’IVA sul gas per “usi civili e industriali” è stata abbassata al 5%.
Le risorse stanziate dal Governo andranno a favore di 6 milioni di microimprese con utenze in bassa tensione fino a 16,5kWper cui era stato calcolato un aumento dei costi in bolletta del +45% sull’energia e +30% sul gas.
Le voci in bolletta soggette ad aumenti e riduzioni
Per quanto riguarda la bolletta dell’energia, l’aumento dei costi è dovuto al rialzo della componente materia prima dato dalla ripresa delle attività economiche e quindi una maggiore richiesta di energia. Oltre a ciò, sono aumentate anche le quotazioni dei permessi di emissione di CO2.
L’intervento del Governo ha fatto sì che l’aumento fosse compensato dalla riduzione degli oneri di sistema.
Per quanto riguarda il gas, anche qui è stato registrato un aumento della materia prima oltre ad un +1,8% sulle tariffe di trasmissione, rete e misura.
Come per l’energia, il Governo è intervenuto portando i costi degli oneri di sistema ad un -3,7% e -14% sull’IVA.
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